Cosa rientra nello sconto in fattura? Ecco cosa devi sapere

Il Decreto-Legge 16 febbraio 2023, n. 11 mette un punto ad ogni possibilità di sconto in fattura e cessione del superbonus e di tutti i crediti edilizi.

Con il Decreto Rilancio 2020 erano state introdotte due nuove modalità per consentire a chi ristruttura casa di usufruire di vantaggiose detrazioni per l’esecuzione dei lavori: lo sconto in fattura e la cessione del credito.

Con il Decreto Legge 11/2023 sono state introdotte alcune importanti novità: scopriamo quali!

Cosa cambia con il decreto legge 11/2023

Con il recente decreto legge 11/2023 è stata ufficialmente abolita la possibilità per i committenti di scegliere lo sconto in fattura cedendo il credito alle imprese titolate ad eseguire i lavori. Questa novità riguarda però tutti quegli interventi che non sono stati ancora iniziati alla data del 17 febbraio 2023. Sono state inoltre introdotte alcune altre novità:

  • È stata prorogata la scadenza del Superbonus 110 sulle villette unifamiliari. I lavori devono essere terminati entro il 30 settembre 2023 e non più entro il 30 marzo 2023, rispettando pur sempre la condizione che almeno il 30% de lavori sia stato completato entro il 30 settembre 2022;
  • La cessione del credito resta sempre possibile per tutti i lavori che prevedono l’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • È stata introdotta la possibilità di detrarre in 10 anni le spese sostenute nel 2022 a partire da dichiarazione dei redditi 2024;
  • Le banche potranno convertire i crediti in Btp a dieci anni nel caso esauriscano la capacità fiscale per le compensazioni;
  • Per le caldaie e gli infissi si potrà ancora optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito nel caso in cui gli interventi siano stati contrattualizzati entro il 16 febbraio 2023.

Detrazioni fiscali

Il Superbonus è una misura che introduce una serie di nuove detrazioni fiscali che si aggiungono a quelle già in vigore da diversi anni per incentivare gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e di recupero del patrimonio edilizio. La misura si configura come una detrazione fiscale per tutte le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 nella misura di 4 quote annuali di pari importo entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.

Tali detrazioni fiscali possono essere fruite in via indiretta attraverso lo sconto in fattura praticato dai fornitori sui beni e servizi o attraverso la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. 

Differenze tra sconto in fattura e cessione del credito

Le differenze tra questi due strumenti sono diverse. Lo sconto in fattura si configura come un anticipo della spesa detraibile da parte dell’impresa che effettua i lavori che emette una fattura scontata al 100% (nel caso del Superbonus) o a un’aliquota inferiore in base alla tipologia di lavoro da eseguire.

Nel caso della cessione del credito, invece, l’impresa che esegue i lavori emette la fattura e contestualmente il committente trasferisce il credito direttamente all’impresa stessa mediante un modello disponibile sul sito dell’AdE. Grazie a questa soluzione l’impresa acquisisce i crediti derivanti dal Superbonus edilizio per i lavori eseguiti e potrà portarli in detrazione o esercitare un’ulteriore cessione del credito a terzi per recuperare liquidità.