In Italia una delle forme di investimento ritenuta più sicura e redditizia è quella sugli immobili. In effetti, i vantaggi che garantisce sono fuori dubbio: stabilità ed entrate nel lungo termine sono due delle caratteristiche che rendono questo tipo di investimento davvero appetibile.
Tuttavia, a differenza di ciò che si pensa comunemente, cominciare ad investire sugli immobili non è una passeggiata domenicale alla portata di chiunque. Si tratta di un cammino insidioso ed intricato, per il quale è necessario prepararsi in maniera adeguata, se non si vogliono dilapidare ingenti somme di denaro. Scopriamo dunque in quest’articolo come approcciare il mercato immobiliare nel modo più oculato possibile.
Che cosa significa investire in immobili
Prima di procedere con degli investimenti immobiliari, bisogna avere ben chiaro che cosa significa investire in questo campo: può sembrare una banalità dirlo, ma, vista la semplificazione sull’argomento diffusa nel pensiero comune, una premessa di questo tipo è quantomeno doverosa, soprattutto per capire alcune sfaccettature che il mercato immobiliare presenta.
Con investimento immobiliare s’intende una qualsiasi attività in cui viene impiegato un capitale per acquisire immobili, al fine di ottenere un profitto dalla loro gestione o dall’apprezzamento del loro valore nel corso del tempo: dunque, in generale, mettendoli in affitto o rivendendoli quando il prezzo, negli anni, è cresciuto (in questo senso, anche solo comprare una casa per viverci è un investimento).
La fattispecie sin qui enunciata fa riferimento a un tipo di investimento diretto, in cui ci si espone in prima persona, acquistando una proprietà. Accanto a questo, c’è la possibilità di agire attraverso investimenti indiretti, cioè mettendo a disposizione determinate cifre per sostenere operazioni gestite da fondi o società che detengono asset immobiliari. Il tutto, ovviamente, per far fruttare le somme investite.
Come fare gli investimenti giusti
Focalizziamoci adesso sugli investimenti diretti, per cercare di sciogliere il dubbio che attanaglia chiunque sia intenzionato ad approcciare il mercato immobiliare: come si fa ad impiegare il proprio capitale in modo redditizio? Ecco alcuni consigli:
- Ricerche di mercato e di zona. Senza un’adeguata ricerca di mercato, tanto vale neanche investire. È sostanzialmente impossibile far fruttare il proprio denaro acquisendo un immobile, se prima non si prende coscienza di domanda, offerta e prezzi di mercato, informandosi anche in modo dettagliato sulla zona geografica in cui s’intende comprare. Individuare una zona, scoprendone dettagliatamente le potenzialità, consente infatti di orientare la propria strategia d’investimento (conviene migliorare il valore dell’immobile ristrutturando? Investire a breve termine con l’house flipping? Oppure affittare? Una fetta importante di risposta è fornita proprio dalla zona in cui è situato l’immobile);
- Analisi del target e delle tendenze. Si tratta di un discorso connesso all’individuazione della zona: capire infatti chi abita in un determinato luogo e chi potrebbe essere interessato ad abitarvi è essenziale, sia per scegliere la strategia d’investimento che per calibrare gli eventuali interventi da effettuare su l’immobile. Oltre a questo, vanno valutate le tendenze che le varie generazioni mettono in evidenza: i Millenial, per esempio, sono in una fascia di età (tra il 1980 e il 1995) che è interessata all’acquisto di immobili e tendono a ricercare informazioni sul web, non nelle agenzie. Sono dati da prendere assolutamente in considerazioni per tradurli in opportunità concrete;
- Previsione dei costi connessi. Concetto intuitivo, ma di importanza capitale: nella valutazione dell’acquisto da destinare ad investimento, vanno previsti e tenuti sotto controllo tutti i capitoli di spesa, comprese opere di ristrutturazione e d’arredo, altrimenti come si può capire se vale la pena investire? Del resto, un flusso di cassa negativo rischia di vanificare qualsiasi sforzo.
Affittare casa come investimento: mettere un investimento immobiliare a reddito
Mettere un immobile acquistato in affitto è un’ottima soluzione, perché consente di ricevere mensilmente un reddito da sfruttare per coprire i costi di gestioni dell’immobile e generare profitti. Bisogna però essere pronti per un investimento immobiliare, in quanto, oltre agli aspetti evidenziati nel paragrafo precedente (da tarare, evidentemente, sul contesto di mercato degli affitti), se ne aggiungono degli altri specifici, alcuni dei quali piuttosto delicati.
Uno su tutti è la gestione dei rapporti con gli inquilini, che richiede tempo e risorse: per questo occorre decidere se esporsi in prima persona oppure affidarsi a un gestore professionale di proprietà. Oltre a ciò, è importante monitorare costantemente le performance della proprietà, soprattutto a livello di spese (tra le quali è compresa la manutenzione), in modo che l’affitto, da beneficio, non si trasformi in un ingombro.